Dal 25 aprile al 5 maggio del 2023 si è svolta una carovana nel Sud-est Messicano lungo la rotta del Corridoio Interoceanico e del Tren Maya, progetti infrastrutturali di riorganizzazione territoriale volti al saccheggio e alla valorizzazione capitalista delle risorse del paese.
La carovana composta da una variegata delegazione nazionale e internazionale, tra cui alcun* rappresentati del Congresso Nazionale Indigeno – Consiglio Indigeno di Governo (praticamente le assemblee nazionali indigene alleate dell’EZLN), ha incontrato differenti comunità in lotta, veicolando la propria complicità e solidarietà e ricordando ovunque che non si è soli in questa lotta per la vita e che oggi più che mai è necessario articolare reti di resistenza tra chi ogni giorno costruisce alternative reali al sistema di sfruttamento capitalista e patriarcale in ogni angolo di mondo.
L’importanza di queste resistenze, capaci di opporsi allo stato di cose presente, risiede nella speranza che oggi ci offrono, per non arrendersi alla guerra totale che il sistema capitalista – sostenuto in Messico dall’attuale governo pseudo progressista della cosidetta Quarta Trasformazione di Andrés Manuel Lopez Obrador – sta combattendo contro i popoli originari e le resistenze dal basso, in Messico così come in tutto mondo. Una molteplicità di battaglie che possiamo inserire nella cornice della Quarta Guerra Mondiale propostaci dall’EZLN fin dalla fine degli anni ’90: la guerra del neoliberalismo contro l’umanità, ovvero contro tutti quei popoli del mondo che non sono disposti (o non sono compatibili) a cedere al saccheggio e alla svendita delle risorse del pianeta a cui il sistema capitalista ambisce.
In tutte le tappe della carovana si è toccata con mano la complicità dei tre livelli di governo (Federale, Statale e Municipale), in collusione con la criminalità organizzata, nell’imposizione di questi megaprogetti. Così come la criminalizzazione della lotta e l’aggressione alle comunità sia utilizzata strumentalmente per facilitare l’ingresso di progetti estrattivisti realizzati da capitali transnazionali.
Guerra contro la popolazione civile, specialmente contro le donne, saccheggio di risorse, distruzione delle forme di vita in Resistencia e Rebeldía per l’imposizione di un nuovo ciclo di accumulazione originaria permanente attraverso una nuova stagione di colonizzazione all’insegna di un paradigma di progresso, sono gli elementi centrali di quella che i movimenti sociali definiscono una “guerra integrale di logoramento prolungato”. A partire dal 2006 con la cosiddetta guerra al narco di Felipe Calderon si contano oltre 400.000 vittime di omicidio e 112.000 desaparecidxs (solamente stando alle stime ufficiali). Questa ha innescato una spirale di violenza sui territori che oggi sta nuovamente raggiungendo picchi altissimi, rinvigorita dall’acuirsi di scontri tra cartelli del narcotraffico per l’egemonia della frontiera sud del paese, ma anche per l’instauramento di un clima di caos-sistemico funzionale alla realizzazione di megaprogetti come il (malchiamato) Tren Maia e il Corridoio Interoceanico.
La carovana si è conclusa con un incontro internazionale il 6 e 7 maggio presso il CIDECI Unitierra/ Caracol Jacinto Kanek, a San Cristóbal de las Casas, Chiapas, dove si sono condivisi momenti di analisi della contingenza geopolitica attuale e tavoli di lavoro che hanno permesso il dialogo e il confronto tra numerose lotte provenienti dal paese e dal resto del mondo.
Le organizzazioni presenti si sono pronunciate con il discorso che riportiamo di seguito accordando di proseguire insieme tessendo reti di resistenze in una lotta per la vita che sia capace di imporsi a livello mondiale.
L’incontro in ultimo si è espresso in solidarietà con ogni prigionier3 politic3 sollevando anche l’attenzione sul caso di Manuel Gomez Vazquez, base d’appoggio zapatista detenuta ingiustamente da 2 anni, di cui si richiede la liberazione immediata.
Il Sud esiste, perché resiste!
Dichiarazione dell’Incontro Internazionale EL Sur Resiste 7 maggio 2023:
https://www.elsurresiste.org/it/posts/dichiarazione-dellincontro-internazionale-el-sur-resiste-7-maggio-2023
Comunicato delle e dei delegati del CNI che hanno partecipato alla Carovana e all’Incontro Internazionale “El Sur Resiste”:
https://www.elsurresiste.org/it/posts/comunicato-delle-e-dei-delegati-del-cni-che-hanno-partecipato-alla-carovana-e-allincontro
Le tappe della carovana giorno per giorno:
di seguito i report della carovana giorno per giorno dal sito www.elsurresiste.org e dalla pagina FB del Nodo Solidale
🚌 Giorno 1 🚌 Pijijiapan – Tonalà, Chiapas:
🚌 Giorno 2 🚌 Puente Madera, Oaxaca:
🚌 Giorno 3 🚌 Mognoñe Viejo, Oaxaca:
🚌 Giorno 4 🚌 Oteapan, Veracruz:
Blocchi stradali e comunicati di solidarietà contro lo sgombero dell’accampamento Tierra e Libertad di Mogoñe Viejo:
🚌 Giorno 5 🚌 – Villahermosa e El Bosque, Veracruz:
🚌 Giorno 6 🚌 Candelaria, Campeche:
🚌 Giorno 7 🚌 Valladolid, Yucatan
🚌 Giorno 8 🚌 Felipe Carrillo Puerto, Quintana Roo:
🚌 Giorno 9 🚌 Xpujil, Campeche:
🚌 Giorno 10 🚌 Palenque, Chiapas:
Prima la salute, il cibo e la giustizia, non un treno che non è maya
https://www.elsurresiste.org/it/posts/neocolonialismo-nellistmo-di-tehuantepec-arrivano-i-gringos