“Carovana per l’acqua e per la vita: Popoli uniti contro il saccheggio capitalista”

Il 22marzo, Giornata mondiale dell’acqua, prenderà il via una carovana che attraverserà numerosi stati del Messico. La carovana partirà da “Altepemecalli – Casa de los pueblos” per far risuonare la voce dei popoli che lottano per difendere il proprio territorio e la propria vita dal saccheggio capitalista.  Di seguito riportiamo la traduzione integrale del comunicato di lancio.

In coda segnaliamo un iniziativa che si terrà, domenica 27 marzo, presso la Laboratoria Ecologista Autogestita Berta Cacerés a Roma, un appuntamento per parlare e collegarsi con lotte a difesa della terra e dell’acqua in tutto il mondo.

CAROVANA PER L’ACQUA E PER LA VITA!

•POPOLI UNITI CONTRO IL SACCHEGGIO CAPITALISTA•

 

Al CCRI CG EZLN

All’ Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale

Alla Commissione Sesta Zapatista dell’Ezln

Al Congresso Nazionale Indigeno

Al Consiglio Indigeno di Governo e alla sua portavoce, María de Jesús Patricio Martínez

Ai collettivi, movimenti, organizzazioni e individualità di SLUMILK´AJXEMK´OP

All’ Europa, Indomita, Degna e Ribelle

Alle Reti di Resistenza e Ribellione

Alla Sexta in Messico e nel mondo

Ai Media liberi, indipendenti, alternativi o come si definiscano

Al Popolo del Messico

Ai popoli del mondo

 

“E’ il momento della dignità ribelle, di costruire una nuova nazione da parte e per mezzo di tutti e tutte, di rafforzare il potere anticapitalista dal basso a sinistra, che paghino i colpevoli per il dolore dei popoli di questo Messico multicolore.”

QUE RETIEMBLE EN SUS CENTROS LA TIERRA

Congresso Nazionale Indigeno
Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, Chiapas, Messico.
Ottobobre 2016

 

Sorelle e fratelli

In questi momenti di crisi e guerra mondiale capitalista noi popoli stiamo vivendo l’inasprimento della repressione, dell’espoliazione e del saccheggio nei confronti delle nostre comunità e della madre terra. I popoli originari, le organizzazioni e i collettivi che ci siamo messi in resistenza, stiamo vedendo che la tormenta di cui ci parlavano i nostri fratelli zapatisti, non solo è qui già da anni, ma che adesso è più travolgente, più violenta.

Stiamo vedendo l’ultima battuta dell’idra, questa volta viene per tutto:

Viene per l’acqua, tanto nei villaggi come nelle città, l’acqua che una volta saccheggiata viene restituita con la morte dissolta sotto forma di mercurio, cianuro e altri veleni che le industrie vi gettano.

Viene per la terra e i minerali che in lei sono custoditi; per i campi e per far riprodurre ancora e ancora semi transgenici che uccidono, lentamente, il loro sostegno e chi li ingerisce. Vengono per le abitazioni di famiglie, costruite con lo sforzo di intere generazioni, per demolirle e mettere al loro posto alte torri di uffici vuoti e centri commerciali o per far passare il mortale tren maya; o per far passare gasdotti; o per tracciare tra le crepe e i solchi la morte come destino per tutte e tutti.

Vengono per il lavoro degno di contadini, artigiani, commercianti, maestri e operai, per svenderlo e soppiantarlo con lo sfruttamento schiavista che tanto anelano i capitalisti.

Vengono per la storia, distruggendo vestigia preistoriche e preispaniche che raccontano i passi dei nostri antenati, molti di questi recentemente scoperti, molti di questi destinati ad essere sotterrati sotto aerei e treni.

Vengono per la vita completa, per le foreste, per le montagne, per i boschi, per i fiumi, i mari, i laghi, i cenotes, gli ameyales, le lagune, i deserti, amano i  cimiteri e in questo vogliono convertire il mondo.

Vengono per tutto

Nono sono più minacce del capitale, gli ordini sono già stati dati e gli attacchi sono stati rivolti al loro obiettivo principale: i popoli, le organizzazioni e i collettivi che siamo in resitenza e che difendiamo la vita.

I progetti di morte promossi dal capitalismo, vedendosi fronteggiare dalle resistenze collettive, utilizzano lo Stato per istituire decreti e inviare le sue forze repressivi contro chi si oppone allo sfruttamento-distruzione della natura e al saccheggio dei territori e del patrimonio comunitario dei popoli originari.

L’illusione dello sviluppo e del progresso svanisce quando i popoli mettono alla luce la morte e la sfacciataggine con cui le imprese e gli stati saccheggiano i territori, e di fronte alla mancanza di argomentazioni per giustificarsi loro usano la violenza in tutte le sue forme.

A questa guerra imposta dal capitalismo, noi popoli rispondiamo con resistenza, autonomia e organizzazione.

In questo lungo cammino verso un mondo giusto, dove la vita sia assicurata per le nostre future generazioni, le strade che tra compagne e compagni abbiamo costruito con dolore e con rabbia piano piano si incontrano, fino a disegnare un meraviglioso tessuto che copre di colore e dignità il mondo intero.

È persistente e grande il fracasso dei popoli che resistono e questo fracasso ha la capacità di svegliare la ribellione e l’organizzazione in ogni angolo dove esiste ingiustizia e sfruttamento, sarebbe a dire in ogni angolo del nostro mondo.

È per questo che oggi, i popoli, le organizzazioni e collettivi di Puebla, Tlaxcala, Veracruz, Ciudad de México, Estado de México, Morelos, Oaxaca, Guerrero y Querétaro facciamo risuonare nuovamente i nostri alvei di ribellione e invitiamo i popoli, le nazioni e tribù indigene del Messico e del mondo intero, così come le organizzazioni e collettivi alleati a unirsi a questa “Carovana per l’acqua e per la vita: Popoli uniti contro il saccheggio capitalista” che prenderà il via il giorno 22 di marzo nelle terre del municipio Juan C. Bonilla, Puebla e terminerà il giorno 24 di aprile nella comunità di Cuentepec, Morelos.

Per 34 giorni la Carovana darà visibilità alle lotte di questi nove stati del Messico così come di territori nel resto del paese, in Europa, Africa, Asia, Sudamerica e Nordamerica e al suo passaggio saranno tracciati nuovi cammini di organizzazione per resistere insieme agli attacchi di questo sistema capitalista e dei suoi stati protettori. Ma soprattutto, si darà eco alla voce dei popoli che hanno già deciso il loro destino attraverso le proprie leggi, pronunciamenti, decreti e accordi propri che i malgoverni hanno disprezzato e ignorato.

Ossia, la Carovana per l’acqua e per la vita ha come obbiettivo far valere la Legge dei popoli.

Messico, 11 marzo 2022

Hasta que la dignidad se haga costumbre

Nunca más un México ni un mundo sin nosotros

¡No nos vencerán!

Per aderire firma questa convocazione e/o partecipa alla carovana, scrivere una mail a caravanaporelaguaylavida@gmail.com

#caravanaporelaguaylavida

 

PER l’ACQUA E PER LA VITA –
Contro ogni guerra

Domenica 27 Marzo, presso la Laboratoria Ecologista Transfemminista Berta dalle ore 15

Un appuntamento per parlare delle lotte a difesa della terra e dell’acqua in tutto il mondo, nella settimana della Giornata mondiale dell’acqua e a cinque mesi da quando LAPAZ Roma (Libera Assemblea Pensando Praticando Autonomia Zapatista) ha ospitato una delegazione di compagne e compagni dell’EZLN, impegnata nella sua gira por la vida attraverso l’Europa in basso e a sinistra.
Giornate intense e memorabili per ognun* di noi e che hanno contribuito a rafforzare la nostra convinzione nella necessità di ritrovarci in uno sguardo comune: dalla Val Susa alla Palestina, dal Rojava al Chiapas ribelle. Nel mese di febbraio gli Zapatisti sono tornati a parlarci, a chiederci di prendere parola contro Bonafont, multinazionale che da anni depreda le falde acquifere in Messico, dopo che il 15 febbraio la Guardia Nacional ha sgomberato violentemente ‘La casa de Los pueblos di Altepemelcalli’, nata dall’occupazione di uno stabilimento Bonafont, impresa del gruppo Danone.

Cogliamo quindi l’occasione per tornare a parlare della gestione dell’acqua nei nostri territori assieme al Comitato Romano per l’Acqua Pubblica, a 10 anni dal vittorioso referendum oggi ancora sotto attacco con il pericoloso DDL Concorrenza voluto da Draghi per cancellare quella vittoria culturale e politica. Lo facciamo nel mezzo di una crisi idrica frutto della mancanza di volontà e capacità nell’attuare politiche efficaci di contrasto ai cambiamenti climatici, mentre la finanza arriva a quotare l’acqua in borsa, come una qualsiasi merce, scommettendo proprio sulla siccità e sulla sete
dei territori più esposti a questo fenomeno. Ma le lotte per l’acqua bene comune continuano in tutto il mondo e la nostra lotta è sorella di altre lotte a difesa dei territori.

Ci riallacceremo quindi a quanto succede in Messico e in Kurdistan, per ampliare una riflessione sui differenti attacchi che il capitalismo sta portando avanti in diverse geografie attraverso le sue grandi opere, che hanno il solo scopo di andare a saccheggiare e devastare il pianeta nel nome del profitto di pochi, e sulle resistenze che a essi si ribellano quotidianamente. Grandi opere come il Proyecto Integral Morelos e il Tren Maya in Messico, la diga di Hasankeyf in Kurdistan e la TAV nel nostro paese sono attacchi che fanno parte della medesima guerra che il neoliberismo sta scatenando contro le popolazioni di calendari e geografie diverse e di cui l’odierna carneficina in Ucraina rappresenta l’esempio più violento e abominevole.